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Tutto sul nuovo Google Bard: come provarlo, pro e contro

22 Mar 2023

Immagine copertina di Google Bard

Ieri, 21 marzo 2023, è stato finalmente lanciato Bard, l’intelligenza artificiale di casa Google. È basato sul potente modello di dialogo LaMDA, e per ora è classificato come “Esperimento”. Infatti, attualmente è disponibile soltanto per gli Stati Uniti e in UK. In questo articolo, vedremo come funziona, i pro e i contro, e come provarlo.

Che cos’è Bard?

Google ha lanciato Bard, un chatbot che si propone di diventare un assistente creativo per gli utenti che cercano su Google. Diversamente del suo concorrente Bing, Bard genera le risposte in modo autonomo, senza cercare informazioni su internet. Il chatbot è basato su una versione ottimizzata di LaMDA, uno dei modelli di intelligenza artificiale di Google, e utilizza il reinforcement learning per migliorare continuamente. Bard è attualmente in fase di sperimentazione e disponibile solo per gli utenti negli Stati Uniti e nell’Inghilterra che si iscrivono alla lista di attesa. Il lancio di Bard è importante per Google, che cerca di mantenere il suo posto di leader nella ricerca online.

Come funziona Bard: pro e contro

Anche se Bard è stato limitato per gli Stati Uniti e l’Inghilterra, è possibile provarlo con qualche trucchetto – che trovi nella sezione Come provare Bard in anteprima. Per questo motivo, per ora è disponibile soltanto in inglese. A questo punto, vediamo qualche esempio di domanda che si può fare a Bard.

Screenshot di Google BardScreenshot da Google Bard

Nell’immagine qui sopra, abbiamo chiesto a Bard 5 brevi consigli per viaggiare in aereo. Nella sua risposta, si vede subito un su punto di forza: viene indicando in grassetto un breve riassunto di ogni punto dell’elenco. Una funzione che altri chatbot, come ChatGPT, non possiedono. Per quanto riguarda il contenuto scritto, è ben fatto: non presenta errori o imprecisioni e l’atteggiamento è molto amichevole.

Ora vediamo pro e contro in breve di Google Bard.

PRO di Bard

Tra le cose positive, come abbiamo accennato, troviamo quella del testo in grassetto, che aiuta visibilmente i lettori a comprendere con più facilità la risposta.

Una funzione molto interessante è quella della creazione di un riassunto inserendo direttamente il link di un sito web, per ora solo in inglese.

Screenshot di Google BardScreenshot da Google Bard

Oltre a questo, una funzionalità importante è quella di “Google it”, in italiano “Cerca su Google”, che permette all’utente di cercare più informazioni su Google tramite una frase, scelta da Bard, che è la più rappresentativa della domanda.

Screenshot di Google BardScreenshot da Google Bard

Quando fai una domanda, Bard genererà tre diverse risposte. Quella che, secondo lui, è migliore apparirà per prima. Le altre possono essere visibili premendo “View other drafts”, in italiano “Visualizza altre bozze”.

Screenshot di Google BardScreenshot da Google Bard

Molto utile è la funzione del microfono, che dà la possibilità agli utenti di utilizzare la propria voce invece della tastiera.

Screenshot di Google BardScreenshot da Google Bard

Inoltre, altro punto a favore per Bard è la possibilità di generare codice, molto utile per i programmatori. Per ora questa funzione non è supportata ufficialmente – almeno così si legge nelle FAQ. In ogni caso, chiedendo a Bard di costruire una tabella HTML, la risposta è stata corretta.

Screenshot di Google BardScreenshot da Google Bard

Ultime funzionalità positive sono la buona velocità di risposta di Bard, che però potrebbe ridursi quando il suo pubblico aumenterà, e la possibilità di modificare la propria domanda anche dopo che Bard ha risposto.

CONTRO di Bard

Tra i punti a sfavore di Bard, troviamo sicuramente la possibilità di fare domande solo in inglese: questo limite non è indifferente se non si vive negli Stati Uniti o in UK, ma Google ha già spiegato che sta “lavorando per rendere Bard in grado di parlare quante più lingue possibili”. Probabilmente, presto potremmo provare il chatbot anche in italiano. 

Screenshot di Google BardScreenshot da Google Bard

Un altro contro di Bard è la possibilità di inserire soltanto testo, e quindi nessuna immagine, video, e altri tipi di file. Bisogna però ammettere che anche altri chatbot non hanno questa funzionalità, presente per ora soltanto in ChatGPT 4, servizio a pagamento.

Bard è sicuramente ancora poco maturo, quindi le sue risposte sono talvolta imprecise. Sicuramente, più avanti questo aspetto verrà migliorato, anche grazie all’ampliamente del pubblico che insegnerà all’intelligenza artificiale nuove cose.

Per quanto riguarda i limiti tecnici, su Bard è possibile fare domande fino a 2000 caratteri e ricevere risposte fino a 2048; limiti molto simili ad altri chatbot.

Come provare Bard in anteprima

Screenshot del sito di Google BardScreenshot da bard.google.com

La pagina di Bard è pubblica e la puoi trovate a bard.google.com. Ufficialmente, questo servizio è disponibile soltanto negli Stati Uniti e in Inghilterra. Per questo motivo, è necessario utilizzare una VPN per usufruire di questo prodotto Google. Dopo esserti collegato ad una rete inglese o americana, vai alla pagina di Bard e clicca “Join waitlist”. A questo punto, dovrai aspettare di essere accettato. Ti dovrebbe arrivare una email per notificartelo. Accettati i termini, potrai iniziare ad usarlo.

In ogni caso, sconsigliamo di provarla ora: la lingua supportata è soltanto l’inglese e, anche se lo conosci bene, il servizio è ancora un po’ acerbo e sicuramente, quando arriverà in Italia, sarà migliorato.

Conclusione

Bard, anche se ha i suoi difetti, rimane un ottimo inizio per Google sul fronte dell’intelligenza artificiale, e nei prossimi tempi potrà competere e, forse, sorpassare ChatGPT e Bing Chat.